In questo articolo, a cura del prof. Giovanni Pellegrino, prenderemo in considerazione le guerre persiane. Tale periodo storico è caratterizzato da due eventi cruciali:
In primo luogo lo scontro tra la Grecia e l’impero persiano al termine del quale Atene si affermò nel mondo greco come una grande potenza e il conseguente conflitto tra le città greche che vide opporsi la coalizione spartana a quella ateniese nella guerra del Peloponneso.
In secondo luogo nella prima metà del quarto secolo arrivò il momento della crisi politica delle città greche indebolite dalla recente guerra. Le poleis dovettero di lì a poco tempo piegarsi clamorosamente davanti all’avanzata della nuova potenza macedone.
Vogliamo mettere in evidenza che aldilà dei conflitti interni l’epoca classica della storia greca è caratterizzata da un grandioso evento storico e culturale, ovvero le lotte dei greci contro i barbari persiani. Per prima cosa dobbiamo evidenziare che il conflitto che con vari intervalli oppose i greci ai persiani per più di un secolo e mezzo ebbe la sua origine nella rivolta degli Ioni dell’Asia minore contro i Persiani (499° a.C.). I Persiani per rinforzare il proprio dominio sulle città greche della Ionia avevano favorito l’ascesa al potere di tiranni locali incaricati di mantenere fermo il controllo persiano. Tuttavia le città ioniche non erano disposte a tollerare questa ingerenza cosicché si ribellarono rivendicando la loro autonomia. Il fulcro della rivolta ionica fu Mileto che venne appoggiata da Atene ed Eretria ma dopo alcune vittorie iniziali gli Ioni vennero sconfitti e addirittura Mileto venne espugnata (494 a.C.). Domata la rivolta il re persiano Dario I preparò una spedizione punitiva anche contro Atene ed Eretria inviando una flotta con un grande esercito che dopo aver sottomesso le Cicladi e distrutto Eretria sbarcò a Maratona vicino Atene.
Ma il poderoso esercito persiano venne gravemente sconfitto dall’esercito ateniese guidato da Milziade (490 a. C.). Proprio alla luce del terribile pericolo corso Atene costruì una flotta militare che potesse permettere ai greci di rispondere in maniera adeguata in caso di nuovi attacchi persiani. In effetti i Persiani non accettarono la sconfitta e prepararono una nuova grandiosa spedizione contro l’intera Grecia. Tale spedizione venne guidata dal nuovo re Serse (480 a.C.). Quasi tutte le città greche si coalizzarono contro la Persia e il comando delle forze militari greche fu affidato a Sparta. L’esercito persiano giunse in Grecia via terra attraverso l’Ellesponto. Sebbene gli spartani si difesero in maniera eroica guidati da Leonida l’esercito persiano forzò il passo delle Termopili. A sua volta la flotta greca fermò nel frattempo la flotta persiana all’Artemisio ma fu costretto a retrocedere a causa della sconfitta greca delle Termopili.
Atene fu evacuata e venne devastata dai Persiani. La flotta greca si attestò vicino l’isola di Salamina. Tale flotta guidata dall’ateniese Temistocle inflisse una pesantissima sconfitta alla flotta nemica, che dopo poco tempo si ritirò in Asia (480 a.C.). Ma i problemi per i Persiani non finirono qui dal momento che l’esercito persiano di terra venne pesantemente sconfitto l’anno successivo a Platea dalla coalizione greca guidata dallo spartano Pausania. Poco tempo dopo la flotta greca sconfisse di nuovo i Persiani a Capo Micale in Asia minore. Come diretta conseguenza di tale vittoria vennero liberate le città greche dell’Asia. La vittoria delle città stato greche sull’immenso impero persiano prese ben presto le connotazioni del mito nell’immaginario collettivo. Tale vittoria divenne il simbolo del trionfo della libertà sulla tirannia. Il simbolo di tale tirannia divenne il re persiano.
Inoltre questa vittoria epica venne celebrata nella letteratura e nelle arti dando origine a una vera e propria epopea. Dobbiamo dire che i circa 50 anni che seguirono la fine della seconda guerra persiana furono caratterizzate dal fatto che Atene divenne la potenza egemone del mondo greco. L’egemonia Ateniese venne favorita dal comportamento di Sparta nella politica estera. Infatti dopo la sconfitta di Serse Sparta tornò ad occuparsi esclusivamente di questioni relative al Peloponneso e si disinteressò di tutte le questioni panelleniche. Diverso invece fu il comportamento di Atene che con gli Ioni e Lesbo fondò la lega navale Delio- Attica alfine di costituire un’alleanza contro i Persiani. Le città greche che aderirono a tale lega si impegnarono a fornire ogni anno un certo numero di navi oppure a pagare una corrispondete somma di denaro. Dobbiamo mettere in evidenza che sebbene la sede della lega fosse a Delo Atene esercitò fin dall’ inizio con il passare degli anni un certo predominio e ne diventò padrona assoluta. Infatti Atene giunse ad asservire gli alleati e a punirne le defezioni. Il comportamento ateniese in politica estera fu certamente causato anche da alcuni avvenimenti di politica interna.
La città che fin dai tempi di Clistene era governata da un governo democratico in quel periodo storico registrò l’ascesa dei conservatori guidati da Cimone. Egli continuò la guerra contro i Persiani ottenendo varie vittorie fino al grande successo del Eurimedonte. La politica favorevole alla guerra in un primo momento portata avanti dai conservatori continuò ad Atene anche sotto il governo dei democratici guidati da Pericle che governò la città per circa trent’anni guidando la democrazia verso forme politiche sempre più avanzate. Sotto Pericle vennero incentivate la cultura e le arti e venne promosso un imponente piano di opere pubbliche come la grandiosa ricostruzione dell’Acropoli che era stata distrutta durante la seconda guerra persiana. Inoltre Pericle per favorire la partecipazione popolare istituì la retribuzione per le cariche pubbliche. Tuttavia i costi di una simile politica furono molto elevati. Di conseguenza la lega Delio-Attica divenne la risorsa economica che rendeva possibile la democrazia di Pericle.
Vogliamo mettere in evidenza che Atene esercitò in maniera sfacciata nei confronti delle città alleate il ruolo di città egemone imponendo le proprie decisioni. Per fare degli esempi concreti Atene aumentò l’entità del tributo che gli alleati dovevano dare ogni anno ed inoltre decise di trasferire il tesoro della Lega da Delo ad Atene. Gli alleati che si ribellarono a queste imposizioni vennero puniti duramente con la forza. Atene oramai disponeva a proprio piacimento del tesoro della lega Delio-Attica. Intanto Atene stipulò la pace con i Persiani, rinunciando all’espansionismo anti persiano in cambio del riconoscimento della libertà delle città greche dell’Asia. Dopo tale avvenimento la lega venne completamente asservita esclusivamente alle mire imperialistiche di Pericle il vero signore di Atene. Detto ciò riteniamo concluso il nostro discorso sulle guerre persiane sugli altri avvenimenti storici verificatisi in Grecia nel periodo delle guerre persiane.