Tempio di Apollo Patroos
Il Tempio di Apollo Patroos era un edificio collocato nella zona occidentale dell’agorà di Atene, tra la stoà di Zeus e il Metroon. Venne eretto per la prima volta nella metà del VI secolo a.C. con una pianta rettangolare absidata e misurava circa 10×16 metri, successivamente venne distrutto durante le guerre persiane nel 480 a.C. Sul lato nord si trovava anche un più piccolo e precedente tempio, datato al terzo quarto del IV secolo a.C., che si pensò, potesse essere consacrato a Zeus Phratrios e Atena Phratria, e che potrebbe essere stato un primo tempio dedicato ad Apollo Patroos sostituito in seguito da quello costruito più a sud.
Il Tempio era dedicato ad Apollo Patroos ossia protettore degli antenati, in quanto ritenuto fondatore della stirpe Ionica da cui gli Ateniesi discendevano e il suo culto doveva avere una valenza simile all’Apollo di Delfi, collegamento confermato da numerose iscrizioni a Delfi e ad Atene che collegano l’Apollo Pizio, l’Alexikakos e il Patroos come tre aspetti di una stessa divinità i cui sacrifici potevano essere offerti separatamente in uno stesso santuario. La statua del dio venne ritrovata durante gli scavi del 1907 e si data al IV secolo a.C. e per questo la si assegna allo scultore Eufranore (già autore dei dipinti nella Stoà di Zeus e citato da Pausania). La statua era posta all’interno della cella del tempio mentre altre due statue dovevano trovarsi lungo il porticato.
Strutturalmente, nel VI secolo a.C. il tempio si presentava con una pianta rettangolare con abside di dimensioni 10×16 metri, era tetrastilo in antis (o esastilo) con un adyton impostato sul lato nord, in comunicazione con la cella, il quale formava con il corpo principale una struttura a L. Dopo il saccheggio da parte dei Persiani, non presentando segni di riedificazione, l’area sarebbe stata utilizzata come recinto aperto.
Dell’edificio piccolo tempietto posto sul lato nord, all’inizio si è detto dedicato a Zeus Phratrios e Atena Phratria, ossia protettori delle fratrie, le associazioni di città con legami di parentela che si riconoscevano nel culto di una particolare divinità. Di fronte al tempio venne ritrovato un basamento di un grande altare pertinente a Zeus Phratrios ed Atena Phratria.