Struttura delle Agorà
La struttura architettonica delle Agorà delle polis, che si andarono formando nel II Millennio a.C. o nella Dark Age, era irregolare. Le Agorà non presentavano una struttura regolare di piazza ben organizzata ma si andavano formando spontaneamente sugli incroci delle strade con spianate attraversate da strade ed edifici. Questo perché le città nate nell’antichità ebbero nel loro complesso una struttura già irregolare e si andava per aggiunte successive; vi fu una crescita spontanea senza un piano regolatore. Differenti furono invece le colonie, perché nate con un atto volontario di fondazione, in quanto i Greci per fondare le colonie organizzarono gli spazi necessari a quella determinata funzione in base ad un progetto di piano regolatore; anche in Età Ellenistica le città sorsero in base ad un progetto architettonico e qui le Agorai, ebbero una struttura regolare con un numero di edifici collocati in una certa maniera. Invece nelle Agorà precedenti vi sarà l’aggiunta di edifici uno accanto all’altro senza criterio estensivo, ma posti in base alla loro funzione.
Solo una cosa è comune a tutte le Agorà, ossia la presenza dell’edificio chiamato Stoà, che significa “portico”. Questo edificio inizia a comparire nell’età più antica ed è formato in pianta da una forma rettangolare chiusa dietro e ai lati ma aperta sulla facciata anteriore con una serie di colonne, sormontato da un tetto sorretto da colonne interne. Aveva funzione di riunione di vari organismi, si tenevano processioni, vi erano uffici amministrativi, si commerciava, passeggiava e i filosofi vi tenevano le loro lezioni.
In Età Classica ed Ellenistica, iniziarono ad assumere una struttura regolare, con criteri applicati dal famoso architetto, Ippodamo di Mileto, che operò nel V Secolo a.C. Egli progettò le città con strade ortogonali e ad Atene fu lui stesso a progettare la ricostruzione del porto del Pireo, con una struttura in asse e strade perpendicolari. Progettò anche la colonia di Tuli, nella Magna Grecia ed il suo operato fu fondamentale.