La Magna Grecia geografica
Lo studio della Magna Grecia riguarda quella porzione dell’Italia Meridionale, compresa la Sicilia, che fu interessata dalla cosiddetta “colonizzazione” da parte dei Greci avvenuta a partire dall’ VIII Secolo a.C.
La Sicilia non viene considerata parte integrante della Magna Grecia perché, gli stessi antichi pur essendo le due zone dell’Italia Meridionale e della Sicilia interessate a uno stesso fenomeno di migrazione est-ovest, essi l’avevano già distinta in due fenomeni non solo per una questione di carattere geografico ma anche per gli aspetti di carattere storico e culturale che si erano manifestati nel tempo. La Magna Grecia ha una sua coerenza di acquisizione storica, di organizzazione delle città fondata che nel giro di poche generazioni si estingue molto rapidamente rispetto alla situazione in Sicilia, dove oltre ad una maggiore disponibilità di arricchimento e maggiore fertilità e anche minore conflittualità, almeno iniziale, con le popolazioni locali fa sì che le città presenti nella Sicilia evolvano più rapidamente e anche con dei fenomeni del tutto peculiari come ad esempio quelle della instaurazione, piuttosto sistematica, della tirannide o delle dinastie (ad esempio Siracusa), mentre a partire dal V Secolo a.C. in poi, la Sicilia si troverà a dover competere e confrontarsi in maniera piuttosto complessa e difficile con un nemico che sono i Cartaginesi. Da questo conflitto, ma anche dall’interscambio culturale tra le due zone, quella occidentale dominata dai Cartaginesi e quella orientale dominata dalla popolazioni di stirpe greca o indigena grecizzata si creerà una sorta di osmosi in alcuni casi, mentre in altri si creeranno chiusure nette che daranno, appunto, alla Sicilia una sua identità che rimarrà addirittura durante l’età romana perché la Sicilia, al termine della I Guerra Punica (III Secolo a.C.), diverrà la prima provincia romana istituzionalizzata. Quindi questa sua peculiarità ha fatto sì che sia gli antichi e sia i moderni, in maniera un po’ rozza, abbiano diviso in due una Magna Grecia, che da un lato si ferma a Reggio di Calabria e di fronte c’è Messina che diventa Sicilia.