Il Complesso Termale di Via Terracina a Napoli è uno dei grandi complessi termali romani esistenti in città. Le Terme sono situate all’interno della Facoltà d’Ingegneria della Federico II di Via Claudio, nei pressi del cimitero di Fuorigrotta.

Il complesso termale, al di sotto della moderna via Terracina, è stato scoperto nel 1939 durante i lavori per la realizzazione della Mostra d’Oltremare. Al suo interno si possono ammirare delle pavimentazioni a mosaico raffiguranti scene marine e mitologiche. Gli scavi furono intrapresi dall’archeologo Amedeo Maiuri con l’idea di realizzare un parco archeologico integrato alla nascente Mostra d’Oltremare. Purtroppo il suo lavoro dovette interrompersi con l’avvento della guerra.

Queste terme, che gli studiosi fanno risalire all’inizio del II secolo d.C., vennero costruite lungo la via Antiniana. L’antica strada romana che collegava Napoli a Pozzuoli e a Cuma. Era una sorta di centro ricreativo polifunzionale, oltre ai bagni termali ospitava attività di tipo commerciale. Purtroppo parte dei resti dell’edificio sono stati distrutti durante la costruzione dell’attuale via Terracina1.

È possibile visitare il complesso termale di Via Terracina gratuitamente grazie all’impegno del GAN – Gruppo Archeologico Napoletano, un’associazione autonoma di volontariato senza scopo di lucro che cura il luogo.

Il Complesso termale romano, costruito prevalentemente in opus vittatum e latericium, è stato ritrovato nel 1939 in un discreto stato di conservazione durante i lavori per la costruzione della Mostra d’Oltremare. Le terme risalgono alla prima metà del II sec.d.C. ed erano alimentate dall’acqua che giungeva dal grande acquedotto del Serino, nell’avellinese.

L’ingresso originario dell’edificio, articolato su più livelli, era dalla parte opposta a quello attuale. Oggi chi visita il complesso si trovano sulla destra alcune tabernae, e sulla sinistra l’apodyterium. Una sala rettangolare che fungeva da spogliatoio con un pavimento a mosaico che riproduce una nereide seduta sulla coda di un tritone. Si arriva poi nel frigidarium con due vasche per i bagni freddi, dove c’è un pavimento mosaicato raffigurante un corteo di animali. Si trova ancora in discrete condizioni l’area dei vani caldi dove sono visibili le intercapedini al di sotto dei pavimenti (hyppocausta) e lungo le pareti; in fondo c’è il calidarium.

I frequentatori, grazie alle aperture fra le sale, potevano scegliere il percorso che più preferivano. Curiosità: a differenza delle vicine terme di Agnano, alimentate da sorgenti sotterranee, il calore del complesso di via Terracina era generato artificialmente da stufe.

Alle spalle del complesso di via Terracina, alla sinistra della fontana dell’Esedra della Mostra d’Oltremare, è possibile ammirare una porzione un tratto della Via Antiniana con ai lati tombe di epoca imperiale e un tempietto votivo.

In sintesi, il Complesso Termale di Via Terracina a Napoli è un luogo ricco di storia e cultura che offre ai visitatori l’opportunità di scoprire le antiche tradizioni termali e godere dei benefici delle acque termali. Un luogo da non perdere per chi visita Napoli e i suoi dintorni.

By Simone Riemma

Studente del corso in Civiltà Antiche ed Archeologia: Occidente dell'Università degli Studi di Napoli - Orientale. Sono CEO e founder dei siti: - www.storiaromanaebizantina.it assieme al mio collega dott. Antonio Palo (laurea in archeologia) - www.rekishimonogatari.it assieme alla dott.ssa Maria Rosaria Formisano (laurea magistrale in lingua e letteratura giapponese e coreana) nonché compagna di vita. Gestisco i seguenti siti: - www.ganapoletano.it per conto dell'Associazione culturale no-profit GRUPPO ARCHEOLOGICO NAPOLETANO Le mie passioni: Storia ed Archeologia, Anime e Manga.

Related Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

error: Content is protected !!

Scopri di più da

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere