Consigli letterari: 7 libri da leggere in quarantena
In questo periodo di quarantena forzata, uno dei rimedi per colmare il nostro tempo può essere la lettura. “Storia Romana e Bizantina” vi propone per l’occasione una serie di consigli letterari di libri a tema storico e archeologico: che siate appassionati o esperti, ogni momento è buono per imparare e conoscere meglio il nostro passato!
Andare per le città sepolte, di Michele Stefanile (Ed. il Mulino)
L’Italia ha uno dei più importanti patrimoni culturali del mondo. Una parte di esso però, contrariamente alla visione o aspettativa generale “di superficie”, è sommerso o sepolto, ed è molto più interessante e affascinante di quanto si possa immaginare. Città sepolte, perdute, sommerse, stratificate… e visitabili! L’archeologo Stefanile ripercorre un proprio itinerario d’autore che tocca l’intera penisola, dai siti più noti (Pompei, Ercolano, Paestum) a quelli meno conosciuti, mantenendo un’esposizione chiara e semplice, ricca di dettagli, che si presta ad una lettura agevole, che non solo riesce a trasportare il lettore nei luoghi descritti, ma anche a trasmettere curiosità e stimolo di conoscenza per quella parte di patrimonio semisconosciuta della nostra Penisola.
L’imperatore prigioniero di Omar Coloru (Ed. Laterza).
Se siete amanti della storia romana, e più nello specifico delle relazioni culturali e politiche tra mondo romano e Oriente, questo libro è ottimo per soddisfarvi. “L’imperatore prigioniero” non è solo la storia dell’imperatore Valeriano e dei conflitti sul limes orientale – i cui esiti lo vedranno deportato prigioniero in Persia – ma un’analisi attenta delle vicende politico-militari e sociali dell’Impero nel III secolo d.C.. Tra anarchia militare, ideali di ‘rinascita’, diffusione del Cristianesimo e invasioni gotiche, l’autore fornisce un quadro completo della società in Oriente del tempo seguendo la carriera e l’ascesa del protagonista, non mancando di interessanti spunti, come ad esempio la visione della storia di Valeriano – tra fonti e propaganda di parte – che ne è stata tramandata.
Omero, Iliade di Alessandro Baricco (Ed. Feltrinelli).
Leggere l’Iliade omerica in prosa, come se fosse un romanzo, nasce dall’idea di Baricco con l’intento di destinarla ad un pubblico più ampio rispetto a quello ‘tradizionale’. Ed il tentativo non solo è riuscito, ma anche molto interessante per le modalità utilizzate. I protagonisti non sono le divinità bensì gli uomini, cui vengono proposte progressivamente le varie storie, in prima persona. La narrazione prosegue pertanto con un continuo ‘rimbalzo’ di punti di vista la cui soggettività, che si sostituisce al narratore esterno, dà forza ad ogni singolo personaggio. Il linguaggio è moderno, privo di arcaismi, e l’eliminazione di ripetizioni – tipiche del testo in verso – avvicinano il più possibile l’epicità al gusto del lettore moderno.
I Bizantini in Italia di Giorgio Ravegnani (Ed. il Mulino).
Si potrebbero citare numerose opere del prof. Ravegnani. Dovendone scegliere una, però, non ci si può esimere dal consigliare quest’opera su una vera e propria epoca della storia italiana. La presenza bizantina in Italia è stata troppo spesso trascurata dal punto di vista storico, forse perché immediata alla caduta dell’Occidente o per il suo progressivo disfacimento, forse per via di una visione “latina” opposta a quella “greca”. Ma per ben sei secoli (535-1071), tra vicende militari, resistenza alle invasioni e diplomazia, essa influenzò profondamente le vicende politiche italiane e il tessuto economico-sociale dei suoi territori meridionali. Un’esposizione chiara, esaustiva, dell’Italia alto-medievale bizantina raccontata in modo dotto e avvincente da uno dei maggiori esperti in materia.
Come leggere i geroglifici egizi di Mark Collier e Bill Manley (Ed. Giunti).
Uno degli aspetti più caratteristici e affascinanti della civiltà egizia è sicuramente la scrittura geroglifica. Adatto principalmente ad un pubblico non specialista, questo manuale pratico introduce il lettore alla comprensione e alla grammatica medio-egiziana, corredando il tutto con esercizi pratici volti alla lettura di testi autentici tratti da monumenti, iscrizioni funerarie, sarcofagi o scene di tombe. Lo si raccomanda per un motivo soprattutto: non è né troppo ‘scarno’ o seplicistico né troppo complesso o dettagliato. L’approccio estremamente pratico permette poi un rapido apprendimento delle nozioni, utile pertanto anche a chi, da semi-specialista, voglia recuperarle dopo tempo di ‘inattività’.
La Prima Crociata di Peter Frankopan (Ed. Mondadori).
Nel linguaggio moderno Crociata è ormai sinonimo di ‘guerra di religione’ o di strenua battaglia in nome delle proprie convinzioni. Frutto anche di nozioni scolastiche semplicistiche o di parte, per non parlare di riadattamenti cinematografici, le vicende storiche hanno lasciato spazio ai più vari pretesti ‘critici’ di natura ideologica. Ci stupiremmo così di sapere che la Crociata era stata invocata da Oriente (dall’imperatore bizantino Alessio I Comneno) o che non vi era alcuna coesione interna sia tra i cristiani (cattolici e ortodossi) che tra i musulmani (sunniti e sciiti). Un argomento complesso contestualizzato in modo inedito da Frankopan, che traccia un avvincente filo conduttore che lega cause politiche, strategie militari, protagonisti più o meno noti e fonti storiche.
L’Ordine degli Assassini di Marshall Hodgson (Ed. Adelphi).
La vera e complessa storia dei Nizariti, la ‘mina vagante’ dello scacchiere medio-orientale tra il XII e il XIII secolo. Scritta da Hodgson nel 1955 e ora riedita da Adelphi, l’opera ripercorre la nascita e i conflitti dei primi Ismailiti Nizariti contro il mondo islamico-sunnita. L’autore non dà credito a miti e leggende sull’Ordine, contestualizzando razionalmente invece quelle che sono le fonti e i testi dell’epoca nonché il background culturale della loro area ideologica e d’azione. Nonostante la complessità generale del libro e qualche limite interpretativo, lo si consiglia per l’approccio storico e di ricerca moderno.
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