Accadde Oggi: 6 Marzo / 12 a.C., Roma – Augusto eletto “Pontifex Maximus”
1/4) Vestiæ, Festum Vestæ (festività): Roma – Il fuoco del tempio di Vesta viene spento in acqua mentre veniva acceso un altro fuoco; il tempio veniva lavato e purificato, e le persone che partecipavano e assistevano ai festeggiamenti portavano il nuovo fuoco alle loro case per accendere a loro volta il fuoco domestico.
2/4) 12 a.C.: Roma – Ottaviano Augusto ricopre la carica di Pontifex Maximus, vacante dalla morte di Marco Emilio Lepido nel 13 a.C., diventato pontefice massimo con procedimento irregolare di acclamazione imposto da Antonio. Si era tentato di far trasferire il titolo ad Augusto in base a una supposta decisione degli acta di Giulio Cesare. Per l’occasione sono indette solenni feriae publicaestative e da quel giorno la cura scrupolosa delle celebrazioni sacre diviene un affare di Stato.
«Hoc die Caesar Pont. Max. creatus est»
Lo stesso giorno viene insediato il culto di Vesta nella sua dimora al Palatino. In questa occasione l’imperatore cede alle Vestali la dimora ufficiale, dove egli avrebbe dovuto abitare, e rese pubblica la parte di casa destinata ai culti della dea.
«Prenditi questo giorno, Vesta! Vesta è stata accolta nella dimora del suo parente: così giustamente hanno deciso i senatori. Di questa una parte è di Apollo, un’altra è stata concessa a Vesta; la parte residua appartiene ad Augusto. Siate saldi, allora, palatini, e così la casa ornata di una corona di quercia: essa da sola ospita tre divinità eterne.» [Ovidio, Fasti, 4.949-954]
Oltre le prerogative religiose, Augusto avrà dunque facoltà di modificare il calendario: l’ottavo mese prenderà il suo nome e verranno introdotti nuovi riti e festività in suo onore che andavano a sommarsi alle precedenti feste (tutte connesse alle divinità), facendo così del calendario anche uno strumento di propaganda.
[Approfondimenti e riflessioni nel dettaglio: Augusto Pontifex Maximus tra genio politico e propaganda]
3/4) 223 d.C.: Roma – Alessandro Severo rifiuta la proposta del Senato di adottare il nome di Antonino (sulla falsariga dei suoi predecessori) nella titolatura imperiale.
4/4) 961 d.C.: Candia, Chandax (Creta) – Termina con successo la spedizione militare di riconquista dell’isola di Creta organizzata dall’imperatore bizantino Romano II. Alla guida di un’enorme flotta, il generale Niceforo Foca e sconfigge l’iniziale resistenza musulmana; la città Candia, principale roccaforte musulmana dell’isola, viene espugnata dopo essere stata sottoposta a un lungo assedio, che era durato tutto l’inverno del 961. La città venne saccheggiata, le moschee e le mura vengono abbattute. Gli abitanti musulmani sono uccisi o ridotti in schiavitù, mentre l’emiro dell’isola, ʿAbd al-ʿAzīz ibn Shuʿayb (Kouroupas) e suo figlio al-Nuʿmān (Anemas) vengono fatti prigionieri e portati a Costantinopoli, dove Foca celebrerà il suo trionfo. L’isola diventa un thema (provincia bizantina), e i musulmani che non sono uccisi o ridotti in schiavitù (tra cui Anemas) vengono convertiti al Cristianesimo.
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