Accadde Oggi: 15 Giugno
653: Roma – Papa Martino I viene tratto in arresto a san Giovanni in Laterano dall’esarca bizantino d’Italia, Teodoro Calliope, con l’accusa pretestuosa di aver appoggiato l’usurpazione del precedente esarca Olimpio contro l’autorità imperiale e l’imperatore Costante II (le reali ragioni erano invece la condanna di due editti imperiali in materia religiosa a favore delle dottrine del monotelismo e del monoenergismo). Roma si dimostra ostile all’azione di Teodoro: la cattura del papa provoca grave fermento nella popolazione; l’ostilità è tale che il pontefice viene imbarcato frettolosamente durante la notte su una nave mentre in città era scoppiata una rivolta.
948: Prote – Muore l’imperatore Romano I Lecapeno, deposto dai figli Stefano e Costantino nel 944 e relegato da questi nel monastero di Prote.
991: Nimega – Muore l’imperatrice del Sacro Romano Impero Teofano, figlia dell’imperatore bizantino Romano II e moglie dell’imperatore Ottone II. Per sette anni, dalla morte del marito, era stata imperatrice reggente del figlio minorenne Ottone III. Con la sua morte la reggenza del Sacro Romano Impero viene assunta, sempre in vece di Ottone III, dalla suocera Adelaide di Borgogna.
1285: Costantinopoli – Viene firmato un trattato tra Andronico II Paleologo e Veneziani: a questi ultimi vengono versati 24.000 iperperi a titolo di risarcimento per i danni subiti dopo il 1282 (con l’alleanza bizantino-genovese), viene stabilita una tregua tra Bizantini e Repubblica di Venezia applicabile a tutti i territori dell’Impero con l’eccezione dell’Eubea e dell’Attica (in mano ai ducati latini), e vengono rinnovate tutte le parti del precedente trattato del 1277 relative alle competenze politiche di Costantinopoli e di Venezia nell’Egeo, al Bosforo e alla coabitazione tra Genovesi e Veneziani (in stato di non-belligeranza e sotto l’arbitrato imperiale). Il trattato pone fine a tre anni di interdizione veneziana nell’Impero imposti dalla stessa Repubblica ai suoi mercanti e cittadini.
1341: Costantinopoli – Muore improvvisamente l’imperatore Andronico III Paleologo. Gli succedono suo figlio Giovanni V – che aveva solo nove anni – e sua moglie Anna di Savoia con il domestikos Giovanni VI Cantacuzeno come reggenti.
1381: Mistra – Muore il vecchio imperatore Giovanni VI Cantacuzeno. Questi, dopo aver prima spodestato e poi riconsegnato l’Impero a Giovanni V Paleologo (di cui era reggente), aveva abdicato nel 1354 e si era fatto monaco assumendo il nome di Giosafà, ritirandosi in un monastero del Peloponneso.
1389: Piana dei Merli / Kosovo Polie – Un esercito serbo, guidato dal principe Lazzaro Hrebeljanovic e dai comandanti Vlatko Vukovic e Vuk Brankovic, e rinforzato da Bosniaci, Albanesi, Croati e Ungheresi tenta di fermare l’avanzata ottomana nei Balcani scontrandosi con un esercito (grande il doppio) guidato dal sultano in persona Murad I e dai suoi vassalli Bulgari e Macedoni.
Nonostante l’annientamento totale delle due ali subito dall’esercito ottomano, Murad I viene aiutato da nuove truppe fresche che – sempre in superiorità numerica – hanno la meglio sugli stanchi Serbi e i loro alleati. Lazzaro Hrebeljanovic muore sul campo di battaglia, mentre il fratellastro Vuk Brankovic, persa ogni speranza di vittoria, decide di ripiegare con 12.000 soldati. Addirittura il Sultano medesimo, Murad I, perde la vita in questa terribile giornata: un nobile serbo, fatto prigioniero e portato al suo cospetto, lo aggredisce trafiggendolo per ben due volte con il pugnale, per poi finire immediatamente giustiziato. Subito dopo centocinquanta boiari serbi, arresisi e fatti prigionieri, vengono per ritorsione decapitati; il figlio del sultano assassinato, Bayazid, viene immediatamente acclamato suo erede e ne assume il titolo. Con la conquista ottomana dell’Albania, della Serbia e della Bosnia, l’Impero bizantino – già segnato da ripetuti conflitti civile – resta sempre più isolato e influenzato dalle politiche ottomane.
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