Accadde Oggi: 14 Novembre / Morte di Giustiniano I (565)
Impp. Honorius et Theodosius aa. Olympio magistro officiorum et Valenti comiti domesticorum.
Eos, qui catholicae sectae sunt inimici, intra palatium militare prohibemus, ut nullus nobis sit aliqua ratione coniunctus, qui a nobis fide et religione discordat.
Dat. XVIII kal. dec. Ravennae Basso et Philippo conss. (Codex Theodosianus, 16.5.42)
1/5) 408 d.C.: Ravenna – Viene emanato dal magister officiorum Olimpio – che aveva fatto uccidere Stilicone e ne aveva preso il posto – un editto che esclude dalle cariche di corte e dell’esercito i pagani e gli eretici (ariani). Le conseguenze furono di grande impatto sull’Impero: i generali barbari pagani e ariani lasciano l’esercito romano ed andarono ad ingrossare le file di quello visigoto-federato di Alarico.
«O Roma, nessuno, finché vive, potrà dimenticarti…hai riunito popoli diversi in una sola patria, la tua conquista ha giovato a chi viveva senza leggi. Offrendo ai vinti il retaggio della tua civiltà, di tutto il mondo diviso hai fatto un’unica città».
«Roma, ti dico addio, Unica che abbia mai chiamato madre. Terra di gladiatori, sfarzo ed amor. I Penati prima della partenza bacio e Lacrime verso, allontanandomi dalla casa. Immenso il dolore di tornare in Gallia, che O, tu sai, Rutilio, non sarà mai Roma.»
2/5) 415 d.C.: Porto (porto di Roma) – Claudio Rutilio Namaziano, præfectus urbi di Roma nel 414, inizia il suo viaggio via mare da Roma verso la sua patria, la Gallia, dove ha dei possedimenti che sono stati saccheggiati dai Vandali. In occasione di questo suo viaggio – a piccole tappe, lungo la costa – scriverà l’opera De Redito Suo (conservatasi fino alla descrizione della Liguria), incentrata sulla decadenza dell’impero d’Occidente.
3/5) 465 d.C.: Roma – Muore l’imperatore romano d’Occidente Libio Severo Serpenzio, senatore romano voluto al trono dal generale barbaro Ricimero, che ne dettava la linea politica.
La sua elezione era stata accettata solo dal Senato occidentale, dai Visigoti e dal patricius barbaro Ricimero: il re dei Vandali Genserico e l’Impero d’Oriente non vollero riconoscere la sua autorità, così come il governatore informale (comes) della Gallia Lugdunense Egidio Siagro e il comes rei militaris dell’Illyricum Marcellino.
La morte di Libio Severo, deceduto per morte naturale a soli quarantacinque anni, apre una nuova crisi per l’Impero d’Occidente, di fatto sempre più subordinato a quello d’Oriente e al magister militum praesentialis Ricimero.
«Giustiniano, non essendo affatto inferiore a Traiano, decise di conservare integra per Roma la regione settentrionale, già altra volta mostratasi riottosa. E non c’è proprio da meravigliarsi se tutto procedette secondo i suoi voti, poiché egli non solo emulò Traiano in campo bellico, ma superò Augusto stesso nella pietà verso Dio e nell’equilibrio di condotta, Tito in probità e Marco Aurelio in intelligenza» [Giovanni Lido, De magistribus, II, 28-29]
4/5) 565 d.C.: Costantinopoli – Muore a 83 anni l’imperatore d’Oriente Giustiniano I (Flavio Pietro Sabbazio Giustiniano), l’ultimo ad aver cercato di riconquistare – in parte riuscendoci, seppur trattandosi di conquiste effimere – l’Occidente (Italia presa agli Ostrogoti, l’Africa ai Vandali, parte della Spagna ai Visigoti) e recuperare l’unità dell’Impero. Tra le sue attività da ricordare anche la redazione del Corpus Iuris Civilis, codice del diritto romano che per secoli è stato alla base del diritto europeo.
Il suo corpo viene tumulato nella Chiesa dei Santi Apostoli in un apposito mausoleo, in un sarcofago fatto edificare accanto a quello dell’imperatrice Teodora. La veste funebre di Giustiniano era finemente ricamata e riproduceva tutto l’Impero, in una sorta di mappale.
5/5) 1362 d.C.: Genova – Viene fondata dalle famiglie di dodici notabili più influenti di Genova, la prima banca ad azionario collettivo, la Maona Nuova. Queste famiglie adottano un cognome comune – Giustiniani – e stabiliscono la propria base delle attività (dogana, imposte, riscossione crediti) nel Dodecaneso, prima conquistato e poi avuto in concessione dall’Impero bizantino.
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